Molti ricorderanno la vicenda che destò un certo scalpore, risalente ad alcuni mesi fa, in cui medici e infermieri del pronto soccorso dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza facevano a gara a chi infilava aghi più grossi nelle vene dei pazienti, con evidente dolore nei malcapitati. Ebbene, il primario del pronto soccorso, il Dottor Vincenzo Riboni, appena venuto a conoscenza dell’oscena gara, denunciò tali comportamenti inaccettabili sotto il profilo professionale e inaccettabili per l’assoluta mancanza di rispetto per i pazienti a tali persone affidate.
Si è aperta una sorta di vertenza, in cui i sindacati si sono schierati a difesa di queste persone e la conclusione è stata che l’insufficienza di prove certe dei comportamenti denunciati ha generato una denuncia verso il primario che aveva tentato con la sua denuncia di tutelare i pazienti. La nuova situazione che si è venuta a creare ha portato l’ASL a emanare un provvedimento di sospensione dal servizio, senza stipendio, del primario.
Per informazione di quanti ci leggono, va messo a nota che il Dottor Vincenzo Riboni, primario del pronto soccorso è un medico parecchio conosciuto e stimato, che ha anche svolto servizio come volontario in Africa, nelle zone colpite dal virus Ebola, mettendo a repentaglio la propria vita a favore dei malati, senza alcun compenso. Il suo torto attuale è stato quello di indignarsi di fronte a comportamenti vergognosi che avvenivano nel reparto da lui diretto e denunciarli affinché i responsabili di detti comportamenti avessero la giusta punizione.
L’obiettivo del medico non era neanche tanto quello di far punire i responsabili degli atti vergognosi, quanto quello di tutelare gli interessi delle persone che già sofferenti si rivolgono al pronto soccorso e che di tutto hanno bisogno fuorché di essere usati come oggetto di gare stupide che procurano loro maggior dolore. Purtroppo, anche con l’aiuto o la complicità dei sindacati, si può dire, i comportamenti vergognosi lesivi dei pazienti restano impuniti, il primario che si è indignato e opposto a tutto questo, resta punito. Che Paese è il nostro che consente che accadano cose simili e che sindacato abbiamo che protegge gente del genere e fa punire persone corrette e oneste? Vergogna!!