Mario Draghi, governatore della BCE, in un convegno all’Aia, ha fatto il punto sulla situazione europea, rallegrandosi del fatto che è evidente una crescita media europea che tende ad avvicinarsi agli obiettivi della BCE e sostiene che “la politica monetaria della BCE ha supportato questa ripresa”.
Nel contempo, però, rileva anche che i dati dell’inflazione “non mostrano ancora un convincente trend al rialzo” cosa che porta la BCE a non prevedere a breve variazioni rispetto alla stretta monetaria o all’abbandono del Qe. Qualcuno, come un deputato del Parlamento dell’Aia lo ha velatamente ma non troppo, accusato di essere l’eroe dei Paesi con alto debito operando a loro favore.
Draghi ha semplicemente risposto che la sua azione deriva solo dal mandato ricevuto e che l’unica preoccupazione è la sorveglianza e la stabilizzazione dell’economia e che ciascun Paese assume autonomamente le proprie decisioni. L’Olanda vanta verso la BCE un surplus di 100 miliardi di Euro e non vedrebbe l’ora di ritornarne in possesso a discapito di altri Paesi. Rispetto all’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’Euro, Draghi sostiene che tale ipotesi non ha una minima base.